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"La luna è bianca, gialla, a volte persino rossa, ma soprattutto bianca, vergine, come tanti, poeti e non, l'hanno chiamata. Toccare la luna non è come toccare il cielo con un dito, è profanare aspirazioni e fantasie per trovarle di pietra dura e spenta. Per questo, forse, le celebrazioni per il cinquantenario dell'allunaggio dei tre astronauti americani non hanno riscosso quel successo plaudente e planetario che ci si aspettava - chi vuole festeggiare la fine del desiderio, l'andropausa di un'umanità che vorrebbe ancora una luna magica e misteriosa, e quindi mai calpestata?" (dalla prefazione di Stefano Tani)